Casini persevera diabolicamente nell’errore e proclama a gran voce che, dimettendosi, Cuffaro ha dimostrato responsabilità e senso delle istituzioni.
La realtà è un’altra: Cuffaro si è dimesso per evitare che andassero a buon fine le iniziative avviate per rimuoverlo dalla carica.
Nel frattempo si disperano nell’ordine :
1) il pasticcere che ha fatto i cannoli, amico d’infanzia di Cuffaro: sapeva che erano un dolce impegnativo da digerire, soprattutto se mangaiato a metà mattina, ma non immaginava che quelli destinati all’amico Totò gli si sarebbero messi così di traverso sullo stomaco ;
2) Gli amici di Raffadali, paese natale di Totò, che hanno comprato i cannoli: mai avrebbero immaginato che ci fosse qualcosa di male a festeggiare i cinque anni di carcere; fiduciosi com’erano nel discernimento del loro compaesano e, avendolo visto raggiante per la condanna, avevano pensato di fargli cosa gradita…
3) I siciliani onesti ( quelli che i mass media capaci di resistere a tutto tranne che alla tentazione dei luoghi comuni amano definire “la stragrande maggioranza dei siciliani”): il fatto che abbia fatto il giro del mondo la foto del loro Governatore intento a “festeggiare” la condanna non li entusiasma per niente.
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P.S.
La spazzatura a Napoli, i cannoli a Palermo, la lottizzazione della Asl: tre simpatiche vicende emerse in questo primo scorcio di 2008 che dimostrano una volta di più che , come diceva Flaiano, in questo Paese, la situazione è grave, ma non è seria.