Mani Pulite: i bei tempi della indignazione e della speranza

Ho visto “Blu Notte” ieri sera.
La puntata della trasmissione di Lucarelli riguardava l’epoca di Mani Pulite.

Non sto qui a raccontare la trasmissione o i fatti che ne costituivano l’oggetto, che tutti ricordiamo.

Mi voglio qui soffermare su tre cose che differenziano quel periodo da questo:

1) I politici corrotti c’erano allora come oggi. Solo che allora si vergognavano e si dimettevano. Oggi una condanna per corruzione o concussione fa curriculum.

2) La legge allora, per un brevissimo periodo, fu veramente uguale per tutti. In aula, al processo Enimont, vedemmo sfilare quasi tutti i maggiori leader di questo paese, costretti a confessare le loro malefatte e ad abbandonare la politica.Oggi l’impunità è garantita ai potenti ( grazie a chi doveva lavorare per accelerare i tempi della giustizia e che invece si è accontetato di dimezzare… i tempi di prescrizione. Ma anche i comuni malfattori non se passano per niente male( e già si riparla di nuovi provvedimenti per svuotare le carceri).

3) C’erano indignazione ( per le malefatte di chi ci governava) e speranza . Adesso ci sono depressione e rassegnazione : anche perchè l’uomo nuovo che aspettavamo è arrivato.

Mani pulite: bei tempi!!!


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