Barack Obama chiama palazzo Chigi per ringraziare Berlusconi degli auguri ricevuti per la sua elezione.
Sul tono e sui contenuti di questa telefonata, definita lunga e cordiale dallo staff del premier, si possono fare varie congetture.
Conoscendo il nostro premier è difficile pensare che non abbia cercato di peggiorare la situazione con frasi del tipo:
“Pensa Barack, qui in Italian i comunisti mi hanno criticato per quella battuta. Ma non era una battuta, io ti invidio veramente perchè sei alto, bello e abbronzato“.
A questo punto Barack potrebbe aver detto : “Non ti preoccupare, Silvio, capisco benissimo l’invidia”.
A noi piace immaginare però uno scenario, meno probabile, ma assai più divertente: Barack, che , nel chiamare palazzo Chigi , volendosi mettere in sintonia con l’umorismo becero a sfondo razziale del suo interlocutore, esordisce con un giocoso e goliardico : “Passatemi il nano con la testa dipinta”.