Adriano Sofri ( vedi articolo su Repubblica ” Il ministero dei grandi quantitativi” ) prende spunto da un articolo di Giuliano Ferrara che traccia un collegamento tra la caduta del duce e le possibili dimissioni del Cav. Berlusconi.
E proseguendo il ragionamento di Ferrara prova ad immaginare anche uno altro dei possibili epiloghi della storia: Silvio che resiste, resiste, resiste
Ecco le frasi conclusive dell’articolo ( bellissimo) di Sofri:
…. resistere (resistere, resistere, eccetera), ma alla condizione di dire agli italiani: “L´ho fatta grossa, sono un tipo così, la politica non fa per me, però mi piace governare. Mi piacciono troppo altre cose di cui ormai sapete, e di quelle mi scuso”.
Potrebbe anche, abbastanza a buon diritto, fare una vasta chiamata di correo: “Io sono un tipo così, ho questo benedetto tic, ma chi è senza peccato si alzi e scagli la sua pietra. E per giunta voi non avete nemmeno il mio tic: siete stati accucciati sotto la mia tavola a ingrassare degli avanzi”.
Pensiero ingiusto, è pieno di gente perbene e libera.
Come al solito, nessuno si alzerebbe, e tanti si terrebbero cara la propria pietra, e la propria monetina, per il momento, non si sa mai, in cui dargli il benservito. Succede così, nel basso impero.
E questo non è impero, ma basso sì.
L’altra conclusione possibile di questa storia, quella che sarebbe INEVITABILE in qualsiasi paese CIVILE del mondo sono ovviamente le dimissioni del premier e il suo ritiro a vita privata in una delle sue numerose ville,
Epilogo tra tutti quelli sognati in questi anni difficile da accettare ( anche se sarei un bugiardo se dicessi che non lo accoglierei con gioia) e autentico sollievo).
Se Berlusconi lascerà,infatti, NON sarà perchè noi e quelli come noi siamo riusciti a convincere i nostri connazionali che lui NON è l’uomo giusto per governare questo paese….
NON sarà nemmeno per l’azione di un’opposizione che non ha saputo essere nè compatta nè coerente con se stessa.
Sarà semplicente per… autocombustione.
Che tristezza aggrapparsi a questa speranza ( quella dell’abbandono dell’avversario)!
Che modesti sfidanti siamo per quella parte del paese che lo sostiene e che sempre più ciecamente sembra disposta a continuare a sostenerlo.
P.S. Ciò detto, credo alla prima ipotesi ( quella che Sofri chiama da Basso impero): il signor B. resterà in sella, a meno che non salti fuori prima o poi ( e non è escluso) quella che Stranamore chiamava l’arma fine di mondo.
cosa commentare vedere che e sotto gli occhi di tutti,che questo paese cade a pezzi,ma continuano ad osarnarlo.ma ci rendiamo condo che a l estero ridono di noi.