Com’è andato il duello tra Matteo Renzi e Ciriaco De Mita sulla 7?
Due mondi a confronto, due modi di considerare la politica.
Colpi bassi, tentativi di delegittimazione reciproca, malignità : in questi terreni il duello finisce alla pari, il giovane non accetta i tentativi di reprimenda del vecchio e restituisce colpo su colpo.
Sul merito della questione De Mita si mostra impreparato e alla fine riesce a farsi un vanto anche di questo.
Risulta però più efficace del preparatissimo Zagrebelsky : da uomo politico navigato – e ancora…navigante – sa che la questione riforma sì/riforma no è quasi secondaria, che quello che conta veramente per molti elettori è la questione Renzi sì/Renzi no.
Ed è infatti sugli attacchi personali al premier che si concentra.
Renzi sta al gioco per lo stesso motivo : sa che chi sta dalla sua parte spesso lo appoggia a prescindere dalla qualità della riforma, ma per la convinzione che non esistano valide alternative alla sua leadership.
Accetta quindi di sconfinare dal tema del confronto, anzi a volte propone lui stesso lo sconfinamento, per marcare le distanze tra la sua politica e la vecchia politica, tra i suoi risultati e i tentativi andati a vuoto dei suoi predecessori.
Sceglie quindi di colpire ripetutamente De Mita sotto la cintola in due modi …
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