Il destino di chi difende l’INDIFENDIBILE è quello di doversi abbassare a a fare cose che non si pensava di dover fare mai:
1) negare l’evidenza
2) urlare e sbraitare in continuazione per non consentire agli antagonisti di esprimere la loro opinione
3) fare continui riferimenti minacciosi all’opportunità che il servizio pubblico prenda posizione sul tema ( il che tradotto in buon italiano vuol dire: comecazzo vi permettete di attaccare il Capo?)
4) Accusare chiunque di essere servo di qualcun altro ( ed è naturale : chi è servo pensa che anche gli altri siano servi).
Ieri sera a Ballarò abbiamo visto tutto questo: due servi si sono messi a sbraitare non appena il loro padrone è stato criticato.
Uno di loro è il ministro della cultura, l’altro è il direttore di un settimanale di prima grandezza.
N.B.
Stamattina alcuni giornali sostengono che il fidanzato di Noemi, quel tale Gino Flaminio che ha completamente smontato la versione di Silvio sul Casoria-gate, è un pregiudcato.
Non sappiamo se sia vero o no.
Ci limitiamo a dire che anche Berlusconi, al netto del famigerato Lodo Alfano, a questo punto lo sarebbe ( vedi sentenza Mills, solo per citare l’ultima circostanza) .
Al direttore di Panorama che ha tirato fuori la storia ricordiamo solo il credito che anni fa, con una campagna stampa diffamatoria durata per mesi, lui diede al pregiudicato Igor Marini. Smisero di dargli credito solo quando il sedicente conte Igor fu incriminato per calunnia.
Ma c’era una differenza tra Gino Flaminio e il conte Igor: il primo è molto plausibile, il secondo risultava con tutta evidenza , già alle prime battute, un millantatore ( a Roma direbbero un cazzaro).