Mourinho, imbronciatissimo come ogni volta che non vince, difende a spada tratta la sua squadra.
Ormai non è più una novità: se la squadra vince ( fosse anche con due autogol come contro il Catania) la battuta di Mourinho è “potevamo fare più gol“, se pareggia è “potevamo vincere” se perde è “potevamo pareggiare“.
Insomma anche quando l’Inter non convince in campo, di una cosa si può stare più che certi: sarà grande o grandissima nel dopo partita.
Ma veniamo a ieri sera.
Buon inizio, arrembante come al solito, e calo nella ripresa.
Una partita che l’Inter avrebbe potuto vincere largamente e che invece è finita male.
Un fortunoso gol di Maicon (bel pallonetto scaturito da un rimpallo favorevole) ha permesso all’Inter di andare in vantaggio contro un Werder Brema che ha cominciato molto male e poi si è svegliato, dopo aver subito il gol, colpendo un palo e dandosi da fare nella ripresa, quando ha ottenuto il pareggio con Pizarro.
L’Inter ha giocato un buon primo tempo, ha dominato per larghi tratti, ma ha confermato che gli attaccanti faticano a metterla dentro.
Sta diventando pure una costante il calo di ossigeno e lucidità che affligge la squadra con il passare dei minuti.
In crescita Adriano, ancora lontano dall’essere la presenza devastante di qualche stagione fa, ma sicuramente più incisivo , sempre brillante Ibrahimovic sia pure con qualche pausa, deludente Muntari, non più che accettabili gli altri, gli altri hanno giocato su livelli accettabili, anche se va sottolineata la prova di Maicon autore di un gran gol.
e Anorthosis 4; Werder 2; Panathinaikos 0.
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