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Intervista barbarica: la Bignardi tratta Ferrara come un intellettuale da strapazzo

Dev’essere vero quello che qualcuno dice di Ferrara: che soffre di desiderio d’attenzione.

Grazie alla sua abilità gode da tempo di successo e benessere e anche della fama di uomo molto, ma molto intelligente.

Fama usurpata, secondo alcuni.

Qualche volta si inventa delle cose che non stanno nè in cielo nè in terra come questa moratoria sull’aborto, con la quale per l’ennesima volta è riuscito a richiamare l’attenzione su di sè.

Flickr imageSicuro come sempre che saranno pochissimi a dire che il re è nudo, cioè che la sua è semplicemente un’idea senza capo nè coda.

Conta sulla sua fama di intelligente.

E’ convinto di trovare sempre qualcuno disposto a sposare la sua causa e qualcun altro che, pur non condividendola, dirà “Però, che provocazione intelligente!”.

Purtroppo per lui il povero Ferrara ieri sera ha trovato un osso duro.

Daria Bignardi non capisce quello che molti di noi non capiscono: perchè Ferrara approcci questa crociata in maniera così intellettualistica e fuori dal mondo.

Ti aspetteresti che, illustrando la sua proposta, saltassero fuori cose concrete, tipo sgravi fiscali o sussidi per le famiglie numerose.

Tutti coloro che stanno con i piedi per terra sanno quanto spesso

l’aborto sia un dramma che scaturisce da questioni di bilancio familiare.

Ma di queste cose concrete Giulianone non parla mai.

Flickr imageLui ama gli approcci paradossali, i rimedi semplici ed efficaci non lo divertono.

Quando, con le buone maniere, ma anche con una certa decisione Daria Bignardi glielo fa notare, lui non trova di meglio che insultarla dandole della “milanese berlusconiana con i tacchi a spillo”.

Come a dire: sei una povera “sciura” terra terra, pensi solo a volgarissime cose concrete come Berlusconi ( il Padrone che Ferrara ha amato svisceratamente per anni!) pensi solo alla tua immagine di bella donna e giornalista di successo.

Lei ribatte colpo su colpo.

Alla fine gli fa fare la figura che merita: quella dell‘intellettuale da strapazzo.

Palle piccole e grandi cazzate: fenomenologia di Giulianone Ferrara

Penso di avere la sindrome di Klinefelter: perché ho testicoli molto piccoli e grandi mammelle”.Lo ha dichiarato Giuliano Ferrara, riferendosi ad alcune delle malformazioni genetiche che la patologia può causare e per le quali una donna di Napoli, al centro di un caso nazionale, aveva liberamente e nel rispetto della legge deciso di abortire.

Avevo anche pensato di pubblicare la foto dei miei testicoli sulla prima pagina del Foglio, avrebbe occupato lo spazio di una breve di cronaca, poi sono stato dissuaso

Siamo grati a chi ha dissuaso Ferrara.

Flickr imageCi è stata risparmiata la vista sgradevole della prova di un fatto che è inconfutabile.

Chiamato in tv ad un dibattito sul tema dell’aborto, il miniattrezzato Giulianone fa coraggiosamente marcia indietro, quando apprende che incontrerà Pannella.

Dimostra di avere le palle piccole almeno quanto il suo famoso cervello .

Cervello sul quale da tempo circolano incredibili leggende metropolitane.

Molti interlocutori, infatti, sentendogli sparare delle cazzate, si sentono obbligati, prima di contraddirlo a definire tali cazzate come provocazioni e ad accompagnare le loro repliche da un riconoscimento dell’intelligenza di Ferrara.

Noi che lo abbiamo sempre considerato poco dotato di materia grigia ( mentre nulla sospettavamo delle dimensioni del suo apparato riproduttivo) forse da oggi in poi possiamo uscire allo scoperto.

Altro che provocazioni: CAZZATE!CAZZATE! CAZZATE!

Ferrara si candida, si leva alto un barrito

 

“Caro Ferrara, non ti voteremo

Così titola il suo editoriale di oggi su “Il Giornale” Mario Giordano.

Mi preoccupo perchè è la prima volta che condivido una cosa detta da Giordano.

Poi leggo l’articolo e capisco che continuo a pensarla in maniera diversa da lui.

Giordano, scopro leggendo l’articolo, ama Ferrara .

Quando è cominciata la battaglia di Giuliano contro l’aborto “noi ci siamo schierati con lui– dice Giordano- fin dal primo momento e senza esitazione

Adesso che Giulianone ha deciso di trasformare questo dibattito in una lista elettorale, con la possibilità che questa lista elettorale sottragga consensi al Cavaliere sceso in campo per la quinta volta , Giordano pensa che sia un errore

“Abbiamo appoggiato la sua campagna per la vita, non appoggeremo la sua campagna elettorale” .

Insomma il tema è importante, importantissimo.

Avrebbe potuto rappresentare una materia alta nella contesa elettorale.

E di che si dovrebbe parlare se no? Solo di tasse, tesoretti e di aliquote?“squittisce Giordano.

Ma, se il tema alto diventa tema unico, ma, e soprattutto, se il tema unico diventa il baluardo di un piccolo partito che può sottrarre voti al Capo, la musica cambia.

“Caro Ferrara abbiamo appoggiato la sua campagna per la vita, non appoggeremo la sua campagna elettorale.”

Diversamente da Giordano, io non amo Ferrara.

Non mi diverte.

Fa una crociata scegliendo un tema alto.

Ma la sua vita è un succedersi di cinismi.

Non è un giudizio morale.

Basta dare una scorsa alle cose che ha detto, agli outing attraverso i quali ogni tanto si confessa e si autoassolve:

La prima regola di questo mestiere di finte vergini è compromettersi”

“La bugia professionale è il comune collante deontologico”

“La corruzione e la vanità sono l’essenza del giornalismo”

“la lotta politica si fa sui giornali e sulla televisione”

“La marchetta fa parte del mestiere”

Dei soldi ricevuti dalla Cia ricorda ancora il meraviglioso odore:

“I dollari erano avvolti in una busta giallina, fantastica, del peso giusto. Perdere l’innocenza era meraviglioso”