Nicolò Ghedini è un eroe dei nostri tempi.
Chi affronterebbe impavido, come lui fa , impopolarità e ignominia pur di difendere il suo capo e cliente?
Pochi si spingerebbero dove lui si spinge.
A negare l’evidenza, pur di non farci capire la portata dei provvedimenti da lui stesso suggeriti per salvare la casta e in particolare l’esponente principe della Casta, cioè il premier.
Ieri sera, ad Anno Zero, ha raggiunto le vette più alte della sua arte.
Cercando di dimostrare l’indimostrabile.
Cioè che la legge sulle intercettazioni NON è un GROSSISSIMO regalo per i delinquenti.
Non entro nel merito della questione, l’ho già fatto in articoli precedenti in questo stesso blog.
Ma soprattutto l’hanno fatto da par loro due magistrati di livello quali Caselli e Spataro.
Voglio solo dire che delle due l’una:
O mente sapendo di mentire ( e questo sarebbe ignobile) oppure non ha capito la portata del provvedimento e allora è un ben misero avvocato.
In compenso sa come usare il mezzo televisivo. Interrompe quotidianamente l’antagonista con frasi sincopate tipo : MA VA LA? MA COSA DICE? e a velocità supersonica cita articoli del codice.
Tutto gli interessa, tranne che far capire ai telespettatori di cosa si sta parlando.
Quando le questioni sono così sconcie e scabrose, meglio buttarla in caciara.
E lui in questo è bravissimo.
Un vero eroe. Forse il più prezioso dei collaboratori di Silvio.
Ma posso dire una cosa?
Preferirei che venisse Silvio in persona.
Per due motivi: perchè è meno abile e si impiccherebbe con le sue mani, perchè è meno antipatico e sgradevole di questo avvocaticchio dotato di naturale repellenza.