Anche oggi Marco Travaglio colpisce duro. Tra le vittime di oggi: Silvio, Gianni Letta e due giudici costituzionali.
LETTERONZI– MARCO TRAVAGLIO- L’UNITA’ – 27 giugno
Ha ragione Al Tappone: bisogna chiudere la bocca ai giornalisti. Anche quando non vogliono prenderlo per i fondelli, provvede la cronaca per loro.
L’altro giorno i quotidiani davano conto della solita dose giornaliera di squillo per l’Utilizzatore Finale, e nella pagina seguente annunciavano
che «slitta la legge anti-prostituzione».
È l’associazione delle notizie che diventa esplosiva.
Giovedì Gianni Letta consegnava al Capo dello Stato una copia originale della Costituzione.
Ieri l’Espresso rivelava che Letta ha partecipato a una cena carbonara col premier e due giudici costituzionali, Paolo Napolitano e Luigi Mazzella, a casa di quest’ultimo.
C’erano anche l’on. Vizzini, indagato per corruzione mafiosa e il Guardagingilli Angelino Jolie.
Agli insigni convenuti Al Tappone ha esposto il suo progetto di abolire i pubblici ministeri e sostituirli con «avvocati dell’accusa» scelti nella classe forense e universitaria.
Chi pensasse che i presenti abbiano chiamato l’ambulanza per far visitare
l’eversore resterebbe deluso. Due giorni dopo, scrive l’Espresso, uno dei due giudici costituzionali ha tradotto la geniale trovata in una bozza consegnata
a Palazzo Chigi.
Naturalmente i due valuteranno fra breve la costituzionalità del lodo Alfano che regala l’impunità al premier, ma Mazzella ha già annunciato che non c’è motivo per astenersi, anche se va a cena con Alfano e col premier. Anzi, proprio per questo.
Quanto a Letta, si spera vivamente che non metta più piede al Quirinale, peggio se con la Costituzione sottobraccio, onde evitare che ne perda qualche articolo per la strada.