Sfoglio il giornale di famiglia, anzi di famigli, come mi piace dire: il GIORNALE, che fu di Montanelli, per poi passare a Feltri e Belpietro e che oggi è diretto dallo specialista di tette & culi ed ex direttore di Studio Aperto Mario Giordano.
Giordano ce la mette tutta per emulare Belpietro, per avvicinarsi alla sua “antipatia” e cattiveria.
Purtroppo non ha il fisico del ruollo, nè la verve polemica del suo predecessore. Quasi una personificazione di Topo Gigio
In più i due principali competitors della campagna elettorale sembrano impegnati a dire più o meno le stesse cose: meno tasse, più lavoro, aiuti alle famiglie, sicurezza, sanità ecc.
Allora lo specialista di tette e culi si lancia in un’altra delle specialità che hanno reso leggendaria la sua conduzione di Studio Aperto: il calambour.
Che in genere è segno di intelligenza.
In genere…
Ma leggete questi:
–Senza più Casini. Cioè senza più casini. A volte maiuscole e minuscole, in politica, non fanno differenza.
–Proprio mentre la sinistra mette in archivio la demonizzazione del Cavaliere, l’ex alleato non esita a tirarla fuori con accenti quasi folli. Anzi di più, Follini.
–Il centrosinistra s’affanna con socialisti e radicali e intanto ha imbarcato Di Pietro. Non potendosi dare un tono, si è dato un Tonino
–E allora meglio così. Via Storace, via Mastella e ora via l’Udc: il Popolo della libertà è finalmente libero.
A Zelig sono avvertiti: è in arrivo la concorrenza…..