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Dicevano di lavorare per la sicurezza. Balle spaziali! Ecco come con la nuova legge sulle intercettazioni, si favoriscono i delinquenti!

intercettazioni

Forse ai più non è chiaro che cosa comporta la nuova legge sulle intercettazioni sulla quale sta marciando, compattato forzosamente dal voto di fiducia e incurante delle vere priorità del paese, il governo Berlusconi.

E’ meglio fare un esempio.

Si sa che in molti casi si arriva a capo di un omicidio intercettando un certo numero di persone sospettabili del reato.

E si sa anche che non sempre gli intercettati sono colpevoli.

Qualche tempo fa ho letto un’intervista ad un magistrato che faceva riferimento ad un caso concreto accaduto realmente.

In un piccolo centro abitato sparisce un bambino. Le condizioni della famiglia non sono floride, è da escludersi un rapimento a scopo di estorsione.

Dopo qualche giorno il corpo del bambino viene ritrovato, con evidenti i segni della violenza che ha subito.

Si pensa ovviamente ad un pedofilo. Nella piccola comunità in cui è sparito il bambino ci sono quattro o cinque personaggi in passato condannati per reati di questo tipo.

Il magistrato ordina di sottoporre tutti i sospettabili ad intercettazione.

Nel giro di pochi giorni il colpevole si tradisce e viene assicurato alla giustizia.

Con la nuova legge NON sarà più possibile farlo.

Perchè? Perchè possono subire una intercettazione solo le persone nei cui confronti esistono evidenti indizi di colpevolezza.

Ma se è l’intercettazione l’unico modo per acquisire indizi o prove di colpevolezza e prima di essa non esistono che vaghi sospetti, cosa si fa?

Semplice. Ci si rassegna a lasciare in libertà il colpevole.

O no?

Qualcuno dei sostenitori di questo Governo è in grado di contestare o smentire quello che ho scritto?

Oppure di sostenere che il diritto alla privacy è più importante del diritto alla sicurezza? ( peccato che la sicurezza fosse al primo posto…prima delle elezioni)

INTERCETTAZIONI, APPLICHIAMO IL COMMA 22

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Un giornalista, intervenendo in una trasmissione televisiva sul tema delle intercettazioni, ha detto in maniera molto netta che non gli interessa la privacy di un chirurgo capace di rovinare i suoi pazienti.

Qui sta il vero nodo della vicenda intercettazioni.

Nessuno può pensare, nel momento in cui lede il diritto di un’altra persona, di farsi forte del suo diritto alla privacy.

Nei giorni scorsi ho trovato in rete nei forum e nei blog moltissimi commenti, provenienti sia da destra che da sinistra, il cui leit motiv è il seguente:

” Non mi importa se mi intercettano: non ho nulla da nascondere e nulla di cui vergognarmi!”

Secondo me è come il famoso Comma 22

Nel 1961 uscì un libro che parlava dei piloti degli aerei di guerra americani durante il periodo dei bombardamenti in Italia.

Il libro riportava i regolamenti cui i piloti erano soggetti, e fra questi due articoli contraddittori:

  • Articolo 12, Comma 1
    L’unico motivo valido per chiedere il congedo dal fronte è la pazzia.
  • Articolo 12, Comma 22
    Chiunque chieda il congedo dal fronte non è pazzo.

Beh, anche per le intercettazioni dobremmo avere una specie di Comma 22.

Che potrebbe suonare più o meno così:

L’unico che ha diritto ad non essere intercettato è la persona onesta.

Chiunque pretenda di non essere intercettato non lo è.