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Illusi, Complici, Gattopardi: gli italiani e il fenomeno Berlusconi ( scegli cosa vuoi essere)

gattopardoHo letto e riletto varie volte “Il gattopardo”, il bellissimo romanzo scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa alla fine degli anni ’50.

Bellissimo romanzo.

Fabrizio, principe di Salina, il protagonista del romanzo non solo è un lucidissimo spettatore dell’universo che lo circonda, ma è anche un pessimista ( nonchè un esistenzialista ante litteram : anche se chi scrive il romanzo l’esistenzialismo lo conosceva, eccome).

Un pessimista della peggiore specie: quello che non vuole battersi per migliorare le cose.

Ufficialmente perchè non serve. In realtà perchè avrebbe troppo da rimetterci.

Chi glielo fa fare al Principe di impegnarsi?Che ritorno di gloria, di immagine, che benefici materiali  potrebbe ricavarne? Solo inutili sbattimenti.

Meglio andarsene sulla torretta a scrutare il cielo con il microscopio. Simpatico, intelligentissimo, affascinante, cepuscolare, tutto quello che vuoi, ma negativo.

L’atteggiamento di molti italiani oggi, al netto di fascino,intelligenza e simpatia, è simile al suo.

Molti pensano che è ora di finirla con gli allarmi antiberlusconiani perchè, tanto, sono tutti uguali.

La rivoluzione era iniziata con Mani Pulite.Purtroppo quello che doveva accadere non è accaduto.

Dovevano andarsene i disonesti e da quel momento in poi doveva esserci una discriminante seria e ossessiva nei confronti di chi avesse alle sue spalle comportamenti illegittimi o anche solo discutibili.

In qualunque partito militassero.Sarebbe stato l’inizio di una nuova moralità.

Tipo quella che in questi giorni mette idealmente i forconi in mano agli inglesi per le piccole, ma abominevoli ruberie dei loro rappresentanti in Parlamento.

Ma quel nuovo tipo di moralità non è passato: eppure le ruberie in questo paese sono molto più abominevoli e non certo piccole.

Il fatto è che coloro che agitavano il cappio in parlamento ( vedi i leghisti) coloro che si spellavano le mani per applaudire i magistarti di Milano ( vedi Feltri, Pera, La Russa, Gasparri, Fini ecc. ) sono diventati i corifei di una gestione amorale del potere.

E gli italiani che si aspettavano pulizia?

Illusi, minoranza dispettosa e rancorosa, moralisti un tanto al chilo, come amava dire Craxi.

Gli altri? O complici ( e per essere tali basta evadere il fisco, commettere abusi edilizi, pagare in nero ecc.) o Gattopardi.

Cioè convinti che sarebbe bello se le cose potessero cambiare.

Ma anche mortalmente annoiati e sicuri che non cambieranno.