L’altra sera avevamo, caldi sul telecomando, due psicodrammi di grande impatto da vedere in alternativa ( alcuni hanno registrato l’uno per potersi godere l’altro).
Il primo era un falso psicodramma : all’ordine del giorno c’era, come gli spot di Canale 5 strombazzavano da una settimana, la decisione che il Grande Fratello stesso era chiamato a fare nella serata: espellere o no una ragazzona esuberante e isterica, innamorata di se stessa e un tantino violenta, colpevole di aver lanciato un bicchiere ad un concorrente del reality, uno spacconcello sguaiato ed esuberante ( sessualmente, non intellettualmente, si intende)
Il secondo era un vero psicodramma : quello che riguardava le reazioni alla morte di Eluana Englaro. Anche qui isteria a go-go, violenza, mancanza di stile.
Gli italiani hanno preferito il Grande Fratello ( ascolti boom della trasmissione: quasi 8 milioni di telespettatori, contro una media di circa 6 delle puntate precedenti).
Circa la metà quelli che si sono sintonizzati su “Porta a Porta” , dedicata alla vicenda di Eluana.
Il motivo? Forse desideravano una serata di pace: meglio essere tutti uniti nell’antipatia per una persona instabile e aggressiva, che doversi dividere discutendo su un problema serio.
Insomma quelli che hanno scelto “Il Grande Fratello” non cercavano emozioni, cercavano pace.
Volevano godersi con calma un piccolo linciaggio mediatico.