Il sindacato dei giornalisti Rai si rivolge al capo dello Stato per segnalare la “preoccupazione” che le scelte dei nuovi vertici delle testate possano non assicurare “imparzialità e pluralismo”.
“Il Cda della Rai, su proposta del direttore generale Mauro Masi- scrive il Sindacato- potrebbe quanto prima varare le nomine. Nonostante le dichiarazioni e i nostri auspici di valutazioni autonome, continuano i pronostici legati a nomi fatti al vertice che si è tenuto nell’abitazione privata del presidente del Consiglio. Sono molti i nomi esterni al servizio pubblico radiotelevisivo e cresce la preoccupazione dei giornalisti Rai per l’imparzialità e il pluralismo.”
Chi risponde a questa lettera?
Non il Capo dello Stato che ne è il destinatario, ma Maurizio Gasparri, l’uomo che tutto il mondo ci invidia per la sua proverbiale intelligenza.

L’ultimo cinquantenne al mondo che ancora si diverte con i lego e i play mobil.
L’anello di congiunzione tra uomo e scimmia .
Mau (così lo chiamano all’asilo) ha detto:
“Quella dell’Usigrai è una sorta di intimidazione molto grave, così si rende un servizio alla concorrenza”
Peccato che il servizio alla concorrenza lo abbia già reso Mau stesso qualche anno fa con una legge che porta il suo nome, ma che lui manco ha letto ( era troppo occupato a “colorare” e a giocare con le figurine).