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Se Capezzone diventa Daniel Big Nipple (grosso capezzolo) : un irresistibile Travaglio

capezzone_talebano

Ecco l’ultimo impagabile pezzo di  Zorro-Travaglio. Irresistibile la traduzione in inglese dei nomi Italiani. Angelo Panebianco diventa Angel Whitebread, Pecorelli Little Ship, Anna Finocchiaro Anne Fennel ( finocchio), Capezzone Big Nipple ( grosso capezzolo), Massimo D’Alema MaxLittle Moustache ( baffino). Il più bello è Berlusconi tradotto con Swarf, che vuol dire sfrido, truciolo, materiale di scarto della produzione del legno. Grande!

Easy handcuffs

Arrestato per corruzione e frode il governatore democratico dell’Illinois, Rod Blagojevich: dopo mesi di intercettazioni, è accusatodi aver tentato di vendere la poltrona senatoriale liberata da Obama.

L’Fbi – rivela il Chicago Tribune- indagava su di lui da tre anni per tangenti in cambio di assunzioni. «Le accuse sono sconvolgenti», dichiara il procuratore Fitzgerald: «Blagojevich ha preso tangenti e usato il suo incarico per frenare la libertà di critica della stampa».

Immediate le reazioni.

George Neapolitan è «allarmato per l’ennesima guerra fra politica e magistratura» e chiede gli atti alla procura. Il Csm siprepara a trasferire Fitzgerald in Alaska. Silvio Swarf è solidale con Blagojevich,«vittima del giustizialismo delle toghe rosse che calpestano la privacy». Sull’Evening Courier, Angel Whitebread domanda: «Era proprio necessario questo arresto-spettacolo?». Casparr, Chikkitt, Bondy e Little Sheep denunciano in una nota «l’abuso di intercettazioni e il circuito mediatico-giudiziario, impensabili nelle vere democrazie come gli Usa».
angelinoalfano2Little Angel Alphanous invia gli ispettori a Springfield e invita i democratici a «votare le mie riforme della giustizia e delle intercettazioni».

Max Little Moustache e Anne Fennel aprono al dialogo.

Per Lucian Violator «i giudici han troppo potere sui politici,dobbiamo riscrivere la Costituzione con Blagojevich, non appena sarà scarcerato». Daniel Big Nipple sfida i democratici: «Ora chiedano scusa ad Al Capone.” In un pizzino rinvenuto per caso, Nicholas The Tower scrive: «Io non posso dirlo, ma queste intercettazioni cominciano a starmi sul cazzo».

marco-travaglio4Marco Travaglio . L’Unità, 10 dicembre 2008

Il paese della dimenticanza

La campagna elettorale è partita in modo soft.

Lo dicono tutti.

Forse è anche vero.

Quello che si stenta a credere è che questo clima di civiltà e di quasi lealtà reciproca possa durare a lungo.

Certo è che non se ne poteva più.

Avevamo passato gli anni 80 a disprezzare il cosiddetto consociativismo.

Ci rendevamo conto che in quella specie di marmellata allignavano la corruzione e le ruberie della classe politica.

Lo intuivamo, più che averne la certezza.

Ci mancavano le prove.

Poi Tangentopoli ce le fornì in maniera clamorosa.

Sperammo in una nuova stagione.

Ci sembrava impossibile che i protagonisti di quelle vicende di malaffare potessero tornare a galla e presentarsi come vittime.

Eppure è stato così.

Siamo in un paese in cui è facile dimenticare.

Anche perchè coloro che dovrebbero aiutarci a farlo, cioè i giornalisti della carta stampata e soprattutto della tv, sono i più bravi del mondo nell’arte di cambiare le carte in tavola.

Con le dovute eccezioni.

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Quando spunta uno come Travaglio e ricorda non solo come andarono le cose, ma anche le frasi alla Robespierre di quelli che allora inneggiavano a Mani Pulite e oggi la condannano, tutti lo accusano di essere un giustizialista.

Difficile però che lo chiamino bugiardo.

Tornando al clima, sono contento che sia migliorato.

Ma, come cittadino, come contribuente, come elettore, non voglio che sia un ulteriore pretesto per dimenticare.

W la memoria!