«Quando Lui ha bisogno mi telefona Marinella, la segretaria: “Mariano, se non hai problemi il dottore ti vorrebbe stasera”. Io vado a Roma, poso la macchina a Ciampino e parto con lui sull’aereo presidenziale. Quasi sempre per la Sardegna, qualche volta per Milano”.
Così Mariano Apicella, menestrello di stato uso a viaggiare su aerei di stato a seguito di colui che, come centinaia di anni fa il Re sole, non rappresenta noi, ma E’ lo STATO.
I corifei di regime, i servitorelli di Arcore, dicono in coro: “Embè, qual’è il problema? L’aereo spetta a Berlusconi, che insieme a lui viaggino 10 0 20 persone cosa cambia? non costa ai cittadini un solo euro in più per abenzina o il personale di bordo o per l’ammortizzo dell’aereo!”
Bravi, come sono bravi, dicono le stesse cose che diceva quel povero Malussene della politica che risponde al nome di Mastella.
Anche il Ceppalonico diceva le stesse cose:
«Mio figlio non lo vedo mai, che male c’è se l’ho portato al Gran premio? Tanto, se in aereo siamo 10 oppure in 15 non cambia niente».
Ma come titolava la Padania?
«L’inGiustizia vola al Gran Premio ».
E il Giornale cosa scriveva?
Purtroppo per loro esistono i motori di ricerca.
Andate ad interrogare l’archivio elettronico del Giornale digitando la frase MASTELLLA AEREI DI STATO
ECCO COSA TROVATE:
Il titolo è “Dopo le case gli aerei”
Ed ecco cosa dice quell’articolo ( di Marianna Bartoccelli) :
«Non dicevano di voler tagliare i costi della politica? Forse usare l’aereo di Stato più faraonico che ci sia per assistere al Gp di Monza non è il miglior modo di risparmiare. O no? Per dire: il Gran premio lo trasmettevano pure su RaiUno, il cui segnale, ci risulta, dovrebbe arrivare fino a Ceppaloni.
In epoca di «casta» e di «grillate», il viaggio domenicale dei nostri ministri sembra quasi una provocazione, malgrado le precisazioni dei portavoce e le spiegazioni dello stesso Guardasigilli. «Si è trattato di una visita ufficiale, ma soprattutto – spiegano in via Arenula – è necessario chiarire che per ragioni di sicurezza, che sono prioritarie, il ministro della Giustizia non può viaggiare come un libero cittadino».
E cosa scrivono oggi?
Ho cercato in tutto il Giornale di stamattina.
Pagine e pagine di livorose dichiarazioni tutte indirizzate ai giornalisti del gruppo Repubblica-L’espresso, scritte dalla Velona Grata Maria Giovanna Maglie e da Filippo Facci .
E sui voli di stato?
Nascondono la testa dentro la sabbia ( vedi vignetta sopra)
ECCO LE UNICHE TRE RIGHE PRESENTI IN TUTTO IL GIORNALE:
Nei giorni scorsi è divampata la polemica circa un eventuale utilizzo dei voli di Stato e dell’aeronautica militare da parte di amici e ospiti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in Sardegna.
Come dire? La legge è uguale per gli altri, scrive Marco Travaglio.
Un concetto analogo vale per i voli di stato: sono censurabili quelli degli altri.
Un’ultima considerazione sul giornalismo. L’Espresso e Repubblica hanno fatto pagine e pagine sui voli di Mastella e adesso fanno altrettanto sui voli di Apicella.