Confermata la condanna a 4 anni e sei mesi di reclusione per David Mills, l’avvocato inglese accusato di essere stato corrotto dal premier.
Il deposito delle motivazioni della sentenza è previsto nel giro di due settimane, dopo di che nei trenta giorni successivi la difesa di Mills depositerà il ricorso in Cassazione.
Tempi della Cassazione?
Probabile che una eventuale passaggio in giudicato della condanna a Mills si verifichi mentre è in corso il processo bis sulla stessa materia, quello che vedrà il premier sul banco degli imputati.
Il pasticcio del lodo Alfano, infatti, è questo.
Una volta promulgato il Lodo, il processo Mills, come noto, si era diviso in due tronconi.
Era andato avanti senza soluzione di continuità per l’avvocato inglese, si era interrotto per il premier.
Con il risultato che adesso dovrà iniziare ex novo per il Cavaliere, ovviamente con magistrati diversi da quelli fino ad oggi coinvolti nel primo troncone.
Ma con il rischio concreto, come ho detto sopra, che la Cassazionee renda nel frattempo definitiva la condanna di Mills.
Il nuovo dibattimento è difficile che vada in aula prima di dicembre.
Sulla carta, però, appare possibile che, in presenza di una eventuale decisione definitiva della Cassazione sulla stessa vicenda, i giudici decidano entro poche udienze.
Fiinchè la legge non verrà cambiata, infatti, le sentenze definitive nel nostro ordinamento hanno valore di prova.
A questo punto le strategie extragiudiziali del premier ( intese come leggi ad personam) potrebbero percorrere due strade, in alternativa l’una all’altra o in maniera congiunta.
La prima riguarda l’accorciamento dei tempi di prescrizione. Dopo l’annullamento del Lodo, la prescrizione ha ripreso a correre e scadrà tra venti mesi: impossibile arrivare a sentenza definitiva in un tempo così ristretto, ma i tempi per arrivare a decidere in primo grado ci sono tutti ( ed è quello che il premier vuole evitare).
La seconda riguarda il meccanismo di cui abbiamo parlato sopra, quello in base al quale le sentenze passate in giudicato costituiscono fonte di prova nel nostro ordinamento.
Insomma, il Lodo Alfano è stato un pasticcio e un autogol.
Un pasticcio perchè di fatto consente due processi su una stessa vicenda con la possibilità di un reo condannato e del correo prescritto o assolto.
Un autogol perchè, pur garantendo di fatto la prescrizione all’imputato escluso dal processo rischia di buttargli tra i piedi una bomba: quella della condanna definitiva del correo nella stessa vicenda.