Archivi tag: napolitano

Travaglio lascia ancora il segno di Zorro: Infuria il “Governo del Malaffare”, ma Napolitano dice :”Basta polemiche”

capri 1IO OBLIO, TU TACI, EGLI AUSPICA

Marco Travaglio- L’Unità, 30 giugno

Il Senato sta per approvare la legge bavaglio-guinzaglio per la cronaca giudiziaria e per le intercettazioni della magistratura.

L’on. Carolina Lussana (Lega Nord) prepara il bavaglio anche per Internet, vietando di pubblicare persino le condanne dopo un po’ di anni in nome del “diritto all’oblio” (l’ideale, nel paese dei senza memoria).

Il ministro Tremonti, dopo aver giurato “mai più  condoni”, apparecchia l’ennesimo condono per i grandi evasori camuffato da ”scudo fiscale”, che poi è un’operazione di riciclaggio di Stato: chi ha accumulato soldi sporchi all’estero (perché guadagnati con traffici di droga, armi, persone o perché sottratti al fisco) potrà farli comodamente rientrare pagando una tassa del 4-6% anzichè del 45%.

Così lo Stato farà concorrenza alle “lavanderie” criminali, che per 100 euro sporchi ne restituiscono 50-60 puliti (lo Stato, invece, ne restituirà 94-96).

A Bari non passa giorno senza che emergano nuove porcherie nella Puttanopoli di Al Tappone e dei suoi amici papponi e/o spacciatori.

Il premier, fra una escort e l’altra, partecipa a simpatiche cenette con giudici costituzionali che dovranno valutare la costituzionalità del Lodo Al Fano che gli regala l’impunità, alla presenza dello stesso Al Fano e del solito Letta.

Il governo del malaffare affida i lavori per la prima “new town” nell’Abruzzo terremotato al socio di tre soci del mafioso don Vito Ciancimino.

capri2E nessuno dice niente. A parte il capo dello Stato, che comprende “le ragioni dell’informazione e della politica”, ma auspica “una tregua nelle polemiche fino al G8”. Che cos’è, uno scherzo?

Se Capezzone diventa Daniel Big Nipple (grosso capezzolo) : un irresistibile Travaglio

capezzone_talebano

Ecco l’ultimo impagabile pezzo di  Zorro-Travaglio. Irresistibile la traduzione in inglese dei nomi Italiani. Angelo Panebianco diventa Angel Whitebread, Pecorelli Little Ship, Anna Finocchiaro Anne Fennel ( finocchio), Capezzone Big Nipple ( grosso capezzolo), Massimo D’Alema MaxLittle Moustache ( baffino). Il più bello è Berlusconi tradotto con Swarf, che vuol dire sfrido, truciolo, materiale di scarto della produzione del legno. Grande!

Easy handcuffs

Arrestato per corruzione e frode il governatore democratico dell’Illinois, Rod Blagojevich: dopo mesi di intercettazioni, è accusatodi aver tentato di vendere la poltrona senatoriale liberata da Obama.

L’Fbi – rivela il Chicago Tribune- indagava su di lui da tre anni per tangenti in cambio di assunzioni. «Le accuse sono sconvolgenti», dichiara il procuratore Fitzgerald: «Blagojevich ha preso tangenti e usato il suo incarico per frenare la libertà di critica della stampa».

Immediate le reazioni.

George Neapolitan è «allarmato per l’ennesima guerra fra politica e magistratura» e chiede gli atti alla procura. Il Csm siprepara a trasferire Fitzgerald in Alaska. Silvio Swarf è solidale con Blagojevich,«vittima del giustizialismo delle toghe rosse che calpestano la privacy». Sull’Evening Courier, Angel Whitebread domanda: «Era proprio necessario questo arresto-spettacolo?». Casparr, Chikkitt, Bondy e Little Sheep denunciano in una nota «l’abuso di intercettazioni e il circuito mediatico-giudiziario, impensabili nelle vere democrazie come gli Usa».
angelinoalfano2Little Angel Alphanous invia gli ispettori a Springfield e invita i democratici a «votare le mie riforme della giustizia e delle intercettazioni».

Max Little Moustache e Anne Fennel aprono al dialogo.

Per Lucian Violator «i giudici han troppo potere sui politici,dobbiamo riscrivere la Costituzione con Blagojevich, non appena sarà scarcerato». Daniel Big Nipple sfida i democratici: «Ora chiedano scusa ad Al Capone.” In un pizzino rinvenuto per caso, Nicholas The Tower scrive: «Io non posso dirlo, ma queste intercettazioni cominciano a starmi sul cazzo».

marco-travaglio4Marco Travaglio . L’Unità, 10 dicembre 2008

Processo Mills, il Lodo non basta, il Caimano rischia grosso.


I giudici di Milano hanno inviato alla corte Costituzionale il Lodo Alfano: sarà la Consulta a decidere se è coerente con la nostra Carta Costituzionale una legge ordinaria che garantisce l’immunità a 4 cittadini
( anche se è ovvio che la legge è stata fatta per le esigenze di un solo cittadino).

Ma è accaduto anche quello che l’avvocato del premier Ghedini, vero artefice nemmeno troppo le quinte del Lodo Alfano, temeva di più.

Il processo continua!!!!

Chi ha scritto la legge, causa la vigilanza del Capo dello Stato, che non avrebbe firmato, non è arrivato fino al punto di prescrivere la sospensione dei procedimenti a carico dei correi.

Accade così che , mentre il processo si ferma per Berlusconi, l’imputato di corruzione protetto dal lodo, continua per Mills, accusato dello stesso reato.

Fosse condannato Mills, si avrebbe quindi una sentenza che afferma che c’è stata corruzione, con un corrotto ( Mills ) e un corruttore ( Berlusconi).

Catastrofe inimmaginabile per il premier.

Nonchè grosso casino giudiziario per parlar chiaro.

Infatti, una volta condannato Mills, Berlusconi avrebbe diritto ad un nuovo processo, che però potrebbe essere celebrato solo una volta che il Lodo fosse definito incostituzionale oppure, se la Consulta lo convalidasse, solo una volta che il premier non fosse più tale ( e nemmeno presidente della Repubblica o di uno dei due rami del parlamento).
Questo processo non potrebbe più essere celebrato dall’attuale corte, che, avendo già emesso una condanna sulla stessa vicenda, non potrebbe più essere considerata “super partes”.
Il nuovo collegio giudicante a quel punto, magari tra qualche anno, con Berlusconi quasi ottuagenario, potrebbe assolvere Berlusconi, con il conseguente paradosso giuridico: condannato il corrotto, si assolve il corruttore.
Ma non sono certo i paradossi giuridici quelli che turbano il premier ( le sue leggi sono lì per dimostrarlo) .

Quello che lo turba è il gravissimo contraccolpo di immagine che ricaverebbe da una condanna di Mills.
E, ovviamente, non si preoccupa di quello che direbbero in Italia, dove una banda di corifei alla guida di buona parte dei tg più importanti, è già pronta ad oscurare in tutti i modi la notizia, ma di quello che direbbero all’estero.
Il premier è convinto di avere contribuito con la sua politica al prestigio dell’Italia e teme che questa vicenda possa danneggiarlo moltissimo sul piano dell’immagine.

Da questo punto di vista, però, possiamo tranquillizzarlo.
Nè la sua politica, nè, tanto meno, le sue performance ( v. la sceneggiata al Parlamento Europeo di qualche anno fa con gli insulti a Shultz) hanno dato prestigio all’Italia.

La condanna di Mills aggiungerebbe al quadro che hanno di lui nel mondo solo qualche pennellata in più.
Perchè, parliamoci chiaro, Silvio non è De Gasperi.
E nemmeno Fanfani.
E’ Silvio e basta.
Cioè un pifferaio seguito da una banda sempre più folta di topi.
Italiani.

P.S.La decisione non è andata giù agli avvocati del Cavaliere che non hanno perso tempo per replicare. «È evidente che i giudici di Milano non vogliono applicare le norme varate dal Parlamento», ha detto a denti stretti Niccolò Ghedini.
L’avvocato del premier si dice sicurissimo: «Mills sarà assolto, perché è estraneo ai fatti come lo è Berlusconi». E conclude con la minaccia: «Questi giudici diventeranno incompatibili, e Berlusconi processato da un altro collegio sarà sicuramente assolto, perché è innocente».