
Ancora una volta Silvio ci ha stupito: non solo ha vinto, ma è più forte di sempre.
Ma qual’è il segreto del suo successo ?
Silvio piace perchè è un buon comunicatore, pieno di difetti tipicamente italiani, con il quale quindi è facile identificarsi.
Silvio ha vinto perchè sa intercettare come pochi i desideri e le paure di una grossa fetta di popolazione.
Esattamente il contrario di quelli che sono finiti fuori del parlamento, come Bertinotti, Diliberto, Pecoraro Scanio, Giordano, Migliore, Russo Spena.
Di mestiere questi signori, diventati fantasmi della politica, facevano gli alfieri del popolo.

Per mestiere questi signori erano quelli che il popolo avrebbero dovuto capirlo meglio di chiunque altro.
Adesso parlano di ritornare ai cancelli delle fabbriche.
Sarebbe ora che lo facessero sul serio, lasciando finalmente da parte i salotti, dove hanno brillato, i Mausolei di Lenin, dove hanno sostato commossi dicendo sciocchezze sulle salme, i subcomandanti che hanno ammirato.
Ma se devono tornare in fabbrica è bene che lo facciano con umiltà, disponibili a farsi spiegare quali sono i veri problemi: se vanno lì con la pretesa spocchiosa di spiegare alla gente come va il mondo, se vanno lì con pose leaderistiche invece che con la volontà di mettersi a disposizione dei bisogni veri della popolazione, tanto vale che se ne restino nei salotti.
Il tema chiave di questa campagna elettorale era l’immigrazione.
Parliamoci chiaro: sulla casa, sui salari, sul precariato, sulla rivalutazione delle pensioni chi non è in sintonia con il Paese?
Nessuno. Trovatene uno che dica che non sono problemi di prima grandezza. Magari le ricette sono diverse, ma tutti i partiti avevano in agenda questi temi.

Ma sull’immigrazione e sulla sicurezza i signori dei salotti e dei Mausolei hanno taciuto, pensavano di poter imporre a chi vive nelle periferie degradate di questo paese la regola aurea e astratta della Solidarietà.
Che, intendiamoci, è un valore da tutelare e preservare, ma che non può essere l’unica risposta in un momento come questo.
Eppure le colpe di Berlusconi su questo tema sono evidenti e andavano indicate con chiarezza agli italiani.
Perchè gli immigrati onesti, se possono, scelgono di andare in altri paesi europei per andare a lavorare, mentre quelli disonesti non schiodano di qui ?

Soprattutto grazie a Berlusconi , che ha accorciato i tempi di prescrizione dei reati, ma non ha dato risorse alla magistratura per consentirle di accorciare i tempi di realizzazione dei processi, questo paese è diventato il Bengodi della delinquenza., il tempio dell’Immunità.
Ma i signori dei salotti e dei mausolei su questo tema hanno preferito glissare, dimostrando di non aver capito niente della pancia dell’ elettorato.
Quella pancia che invece Silvio conosce così bene…fino al punto di sapersi fare paladino della soluzione di un problema che ha contribuito a creare.