Tutti aggrediscono Silvio.
Povero Silvio , direbbe Cornacchione.
Ha detto di Obama che è “giovane, bello e abbronzato”.
Ma, prima di aggredirlo, vogliamo cercare di capire le sue motivazioni?
Punto uno : Silvio si trova all’estero. E’ una scusante? direte voi. Certo che lo è. Quando è oltre confine, Silvio è preso da un prurito irrefrenabile. Sente che all’estero esistono pesantissimi pregiudizi su di lui e vuole giocarsi le sue carte.
Punto due :pensa di essere brillante e spiritoso. Vuole piacere a tutti i costi. E straparla. A volte è come una polluzione notturna: irrefrenabile.
Punto tre: Il giorno prima il suo capogruppo alla Camera aveva detto non una battuta, ma una autentica stupidaggine ( il termine tecnico sarebbe “cazzata”). Aveva detto: “Con Obama Al Qaida sarà più contento”. Il vecchio Silvio ( ops, “vecchio” mi è scappato…) pensa subito: “Ghe pensi mi! Adesso provo a ricucire: farò capire a tutto il mondo che a me Obama piace”.
Insomma, la cosa è nata così.
A questo punto possiamo dare i nostri voti a Silvio:
Senso dell’umorismo: 0. Stantio, da vecchio leghista di provincia ( modello Calderoli- Bossi per intenderci) .
Intelligenza sociale: 0. E’ talmente innamorato di se stesso da non riuscire nemmeno immaginare che una battuta che lui considera divertente possa suscitare scandalo invece che divertimento e ammirazione per la sua persona.
Buona fede: 9. Quando uno crede di essere un umorista e manca del tutto di intelligenza sociale bisogna riconoscergli almeno la buona fede. Fosse in malafede, dovremmo pensare che è un masochista. Ma tutto di lui è possibile pensare, tranne questo.
Media: 3.
Sorge spontanea la domanda: In che mani siamo?