Forse ai più non è chiaro che cosa comporta la nuova legge sulle intercettazioni sulla quale sta marciando, compattato forzosamente dal voto di fiducia e incurante delle vere priorità del paese, il governo Berlusconi.
E’ meglio fare un esempio.
Si sa che in molti casi si arriva a capo di un omicidio intercettando un certo numero di persone sospettabili del reato.
E si sa anche che non sempre gli intercettati sono colpevoli.
Qualche tempo fa ho letto un’intervista ad un magistrato che faceva riferimento ad un caso concreto accaduto realmente.
In un piccolo centro abitato sparisce un bambino. Le condizioni della famiglia non sono floride, è da escludersi un rapimento a scopo di estorsione.
Dopo qualche giorno il corpo del bambino viene ritrovato, con evidenti i segni della violenza che ha subito.
Si pensa ovviamente ad un pedofilo. Nella piccola comunità in cui è sparito il bambino ci sono quattro o cinque personaggi in passato condannati per reati di questo tipo.
Il magistrato ordina di sottoporre tutti i sospettabili ad intercettazione.
Nel giro di pochi giorni il colpevole si tradisce e viene assicurato alla giustizia.
Con la nuova legge NON sarà più possibile farlo.
Perchè? Perchè possono subire una intercettazione solo le persone nei cui confronti esistono evidenti indizi di colpevolezza.
Ma se è l’intercettazione l’unico modo per acquisire indizi o prove di colpevolezza e prima di essa non esistono che vaghi sospetti, cosa si fa?
Semplice. Ci si rassegna a lasciare in libertà il colpevole.
O no?
Qualcuno dei sostenitori di questo Governo è in grado di contestare o smentire quello che ho scritto?
Oppure di sostenere che il diritto alla privacy è più importante del diritto alla sicurezza? ( peccato che la sicurezza fosse al primo posto…prima delle elezioni)