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Dialogo sul declino del paese tra un berlusconiano e “un non so” .

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Riporto qui alcuni stralci di una conversazione telematica scambiata in questi giorni con un blogger di opposte tendenze politiche ( lui è un berlusconiano ed io … un non so).

Il tema è quello delle intercettazioni Rai- Mediaset.

Berlusconiano :

Che palle, ancora una volta invece di occuparmi di quello che stanno facendo il governo, il Popolo Della Libertà e Berlusconi per tentare di risolvere i gravi problemi di noi tutti e di questo ex bel paese sono costretto a scrivere di ciarpame mediatico e spazzatura giudiziaria.

Non so:

Da come si accalora Silvio- e da come ti accalori tu- non sembra che la questione sia così irrilevante per il Nostro.

Berlusconiano:

Quale accaloramento? Poi non lo so,ma uno che telefona per raccomandare un attricetta scosciata come è di prassi in RAI ti pare che possa interessare più di tanto l’opinione pubblica visto che tutti sanno li dentro come funziona?
Non è stato il primo e non sarà certamente l’ultimo, è una tipica prassi italiana e gli italiani si identificano in Berlusconi,tutto torna.

Non so:

Tutto torna, hai ragione tu. E’ per questo che siamo un paese in declino. Il merito? Chissenefrega, la prassi italiana è un’altra, identifichiamoci in Berlusconi.Anzi, meglio. Identificarsi in Berlusconi è un atto di superbia, identifichiamoci piuttosto in Saccà e nel suo rivoltante e tremulo servilismo. Diamo del lei, lecchiamo i piedi, le mani e anche qualcos’altro, al monarca che ci consegna la lista della spesa, dandoci del tu, come si fa con gli inferiori.

( alle prossime puntate…)

Le ossessioni di Silvio: la gnocca e la spallata.

Le avete ascoltate le intercettazioni riguardanti Silvio Berlusconi pubblicate dall’Espresso?

Le trovate qui

Cosa ne viene fuori? Un omettino abitato da due ossessioni: la gnocca, come direbbe Vittorio Feltri, e la spallata.

Sulla spallata niente da dire.

Chi fa opposizione ovviamente lo fa per andare al posto di chi sta al governo, ci aspetteremmo solo che le cose avvenissero alla luce del sole.

Non c’è niente di male neanche ad essere dei patiti della gnocca.

Peccato che non si addica a chi vuol passare alla storia come un grande statista.
Ho ascoltato quelle intercettazioni nel sito dell’Espresso e, in effetti, sono ciarpame mediatico.


Ma almeno lì c’è un supporto…magnetico: Silvio c’è, ognuno si può fare un’idea del contesto e della situazione ascoltando la sua viva voce, mentre riceve le leccate di piedi di tutti ( patetico Saccà) e mentre confida la sua ossessione di dare una spallata al governo e segnala attrici di mezza tacca.
Quando il suo giornale attaccava Prodi ogni giorno dando credito al cazzaro di professione Igor Marini, dietro a quegli attacchi c’era il nulla.
E vogliamo parlare di quando Belpietro ha divulgato la foto di Sircana?

“E’ la stampa, bellezza”, diceva Humphrey Bogart nei panni del giornalista nel film “L’ultima minaccia”.

Chi di ciarpame ferisce, di ciarpame perisce.