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Lodo Alfano, fine di un incubo. Peccato che il programma prevedesse ben altro…

E’ passato il Lodo Alfano. Andrò con la mia famiglia a festeggiare. Sceglieremo un ristorante di lusso, uno di quelli che si scelgono per le grandi occasioni.

E parleremo del nuovo Governo e della felicità che ci sta dando con le sue iniziative.

Grande impatto sulle urgenze del paese ha questo governo, non c’è che dire.

Messasi al petto la medaglietta dei rifiuti (dove ha fatto meglio di chi lo ha preceduto perchè peggio era impossibile) il nuovo Governo

1) ha tentato di far passare un vergognoso emendamento su Rete 4, ha dilapidato soldi per l’abolizione dell’Ici sulle case di maggior valore ( sulle altre aveva provveduto Prodi)

2) ha confermato i livelli di prelievo fiscale del governo precedente dopo averli criticati in maniera asfissiante per tutta la campagna elettorale

3) ha beccato dall’Europa una tirata d’orecchi da levare il fiato sui condoni del 2002 e del 2004 ( ma quasi nessuno ne ha parlato e Tremonti ha minimizzato: “OK, abbiamo capito, non lo faremo più”).

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4) si è mosso in modo confuso e contraddittorio sulla sicurezza ( facendosi richiamare dall’Europa anche in questo caso)

5)ha tentato di bloccare 100.000 processi per annullare quello del premier.

Poi alla fine ha portato a casa il lodo Alfano.

Grande gioia tra i pensionati, i disoccupati, i senza casa, insomma tutti quelli che venivano blanditi prima delle elezioni e che adesso però, nonostante li si prenda giornalmente per il culo, sono felici ugualmente perchè l’incubo del processo Mills non ce l’hanno più.

E’ per questo che andremo a festeggiare…

La tassa di Emilio Fede (arriva al pettine il nodo di Rete 4)

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L’antiberlusconismo pregiudiziale si ridimensiona e molti soggetti politici e, di conseguenza, le persone che li sostengono, cercano di valutare le mosse del premier caso per caso.

Approvandone alcune (v. problema rifiuti e buona parte del pacchetto sicurezza che riprende in gran parte il progetto Amato) e criticandone altre.

Rimane invece impenetrabile a qualsiasi forma di ragionamento il sentimento pro Berlusconi.

Parliamo del pasticcio di Rete 4.

I sostenitori di Berlusconi ( e i giornalisti a libro paga nelle aziende del premier) minimizzano la portata di quello che sta succedendo.

Esultano per l’esito prevedibile della vicenda: Rete 4 continuerà a trasmettere, Europa 7 tutt’al più si vedrà riconoscere un risarcimento danni di natura economica.


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Ostinatamente ignorano ( e molti media formalmente indipendenti con loro) la gravità della situazione e l’imbarazzo enorme che procurerà al buon Silvio.

Ammettiamo che ci sia “solo” un danno di natura “meramente” economica, come dicono.

Chi lo pagherà quel danno?
Noi tutti o Berlusconi?
Arriveremo così ad una situazione così incredibile che se un comico l’avesse descritta sarebbe stato censurato per eccesso di..satira.
Se anche un euro di quel danno venisse pagato dallo Stato, quell’euro sarebbe diviso tra tutti noi e avremmo così una tassa invisibile( ma non per questo inesistente), la tassa di Rete 4!

Ovvero: la tassa di Emilio Fede.

Ovviamente, poi, Europa 7 non chiede un euro, chiede miliardi di euro.
Aspettiamo di leggere le motivazioni, ma temo, leggendo il dispositivo della sentenza del consiglio di Stato,  che ci siano poche vie d’uscita.

Rete4 continuerà a trasmettere, ma noi ne pagheremo il “canone”.

Senza parlare della figura penosa ( l’ennesima) in Europa.
Proviamo a pensare a cosa succederebbe in Germania, in Francia o in Inghilterra se Merkel, Sarkosy, o Brown costringessero il governo di cui sono premier a pagare un risarcimento per mantenere in vita un’azienda di loro proprietà.

Non bisogna essere comunisti o antiberlusconiani per trovare assurda questa storia, basta essere normalissime persone di buon senso.

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Ma gli aficionados di Sil

Tremonti fa “la cosa giusta”. Anzi, meglio, fa “una cosa di sinistra”

Si è parlato a lungo della nuova stagione di Berlusconi, del suo sbandierato passaggio da uomo di parte a uomo di stato, dell’energia e della determinazione con la quale sta compiendo i primi passi in questa sua ennesima avventura governativa.

Staremo a vedere.

Un fatto è certo, però.

Come dice Di Pietro, l’uomo ha perso il pelo, ma non il vizio. Già in questi primi giorni il suo governo, in mezzo all’assordante coro di elogi per i provvedimenti d’urgenza su sicurezza e rifiuti, tenta di piazzare qua e là i soliti ordigni legislativi ad personam : vedi le norme sul patteggiamento dei processi in corso, per fortuna rientrate, vedi l’emendamento Salva-Rete4.

Ma chi invece sta tirando fuori un volto veramente nuovo è il “no-global “ Tremonti.

Non sappiamo con certezza con quali argomentazioni sia riuscito a convincere le banche ad accettare la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile divenuti insostenibili negli ultimi tempi.

Non sappiamo se abbia usato la moral suasion ( avete veramente guadagnato troppo, adesso cercate di fare un passo indietro) o la ..fiscal suasion ( fate come vi dico oppure mando la guardia di finaza a spulciare le vostre carte) come insinuano alcuni retroscenisti .

Non ci interessa.

Fatto sta che adesso moltissime famiglie appartenenti ai ceti deboli tirano un sospiro di sollievo.

Siamo sicuri che le tv torneranno in massa a visitarle.

Durante il governo Prodi ci raccontavano il loro disagio ed il loro terrore di perdere la casa per l’impossibilità di pagare le rate del mutuo.Adesso ci racconteranno il loro sollievo per la diluizione del prestito.

Tutto è relativo, ovviamente.

Forse c’era eccessiva enfasi prima nel descrivere quel disagio, ce ne sarà sicuramente molta di più adesso nel raccontare di questo sollievo.

Ma sicuramente Tremonti ha fatto una cosa giusta.

Anzi, dirò di più: ha fatto una cosa di sinistra.

Avremmo voluto che la facessero Prodi e Bersani: in fondo li avevano votati per questo…

Le famiglie sul satellite ( l’informazione secondo Emilio Fede)

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Parte il nuovo SuperGoverno Berlusconi.

Mai come
questa volta
senza alibi.

I problemi del paese sono molti.

Alcuni di essi sono stati così “pompati” dalle tv controllate dal nuovo premier da risultare adesso, proprio per l’attenzione che hanno ricevuto, più scottanti di altri.

Parlo dei rifiuti, della sicurezza e dell‘Alitalia, dei salari

E’ proprio vantandosi di possedere la ricetta più efficace su questi temi che Berlusconi ha stravinto.

Come cittadini che partecipano alla vita politica attraverso il voto dobbiamo ora essere particolarmente attenti alle informazioni che riceveremo dalle tv , confrontandole con tutte le altre più liberamente circolanti su carta stampata e Internet.

Per evitare che ai nostri danni si compia il grande imbroglio farci credere risolti problemi che non lo sono.

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Un esempio per tutti: dove sono finiti i martellanti servizi sul disagio economico dei ceti deboli, che prima non arrivavano alla quarta settimana del mese e più di recente avevano cominciato ad entrare in crisi già all’inizio della terza?

Su Rete4 queste notizie erano all’ordine del giorno, tutti i giorni.

Dal 14 aprile sono sparite.

Dove saranno finite quelle famiglie in dfficoltà?

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Sul satellite destinato a Rete4?