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Davanti al paese gli interessi del premier ( autocitazione)

Scrive Mario Giordano, Direttore del IL Giornale, che gli piacerebbe poter parlare di di sicurezza, casa, benzina, rifiuti, ecc. se non fosse per quella parte del paese che costringe a discutere ancora, come in un “melanconico dejà vu” di argomenti come giudici e politica, toghe di sinistra, nodi e lodi Schifani, magistrati in rivolta.
Paradossalmente le stesse parole potrebbero stare in testa ad un articolo dell’Unità sullo stesso tema.
Il problema a questo punto è capire chi sia in difetto:
Gli italiani che in grande maggioranza, sia a destra che a sinistra, vorrebbero che il governo si occupasse di cose serie e urgenti?
L’opposizione che, pur desiderosa di confrontarsi con il governo sui problemi veri del paese, non ha ancora abbastanza stomaco per digerire l’indecenza delle proposte del premier in tema di giustizia?
Oppure, piuttosto, Berlusconi che, anche a rischio di interrompere il dialogo con l’opposizione, continua a mettere in cima alla lista dei problemi da affrontare i suoi processi e le sue tv?
Unità- pagina delle lettere 20 giugno 2008

Tocca tifare per Silvio e pure … per Roberto Mancini.

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Berlusconi parte a razzo e, coerentemente con gli annunci fatti, mette mano ad alcuni dei problemi più scottanti del paese.

Risposte forti e concrete in apparenza.

E prese in maniera compatta ed univoca ( finalmente, tocca dire!)

Adesso, ovviamente, è atteso alla prova dei fatti.

Non siamo un paese in cui gli annunci mettono tutti tranquilli.

Abbiamo fatto il callo alle promesse disattese.

Ci aspettiamo sempre che si realizzi solo una piccola parte di quello che ci viene promesso.

Qualche volta, addirittura, nel momento stesso in cui ci viene promesso un intervento, capiamo al volo dalle reazioni delle lobby e dal brusio assordante dei benaltristi di peso, che non sarà efficace o, ancora più semplicemente, non andrà in porto.

E adesso?

Che accadrà adesso?

La solita storia?

Facciamo un paio di esempi.

Primo esempio: si annuncia l’arresto per chi cercherà di sabotare lo stoccaggio dei rifiuti nei siti che verranno individuati. Cosa succederà quando una folla di madri inermi si schiereranno davanti alle discariche per impedire l’accesso dei camion che trasportano i rifiuti?

Secondo esempio: e’ stato fatto un accordo con le banche per un alleggerimento del peso dei mutui. Chi lo vorrà potra abbandonare il mutuo a tasso variabile e tornare al tasso fisso, scegliendo di pagare quanto per questa tipologia di mutuo si pagava nel 2006. Cosa succederà se le banche, nonostante l’accordo, non faciliteranno questa operazione, continuando di fatto ad esigere la rata prevista?

In entrambi i casi succederà che alzeremo le spalle e diremo : “Siamo in Italia: quando si annuncia una cosa, poi non la si fa”.

Io spero che non sia così.

Già comunque, come detto sopra, registriamo un fatto nuovo: misure forti e assunte in maniera univoca.

Un passo avanti rispetto alla gestione precedente, che tutti, soprattutto noi che l’abbiamo votata, ricordiamo con disagio: andirivieni, contraddizioni, balbettii, prese di distanza dal governo da parte delle forze che lo appoggiavano o addirittura dai ministri stessi.

Ma il vero ed ulteriore salto di qualità deci sarà quando le cose annunciate si faranno sul serio.

Solo il giorno in cui i rifiuti cominceranno a sparire dalle strade, i mutui a decrescere, i violenti e i mafiosi andranno in galera per restarci a lungo, gli evasori e i bancarottieri saranno puniti, gli sprechi saranno seriamente contrastati potremo dare una risposta precisa al quesito che oggi pone a tutti IL Riformista:

FIDARSI O NON FIDARSI?

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Nel frattempo, pur non avendolo votato neanche stavolta, non ci resta che fare il tifo per chi governa il paese.

Noi interisti sappiamo come funziona: i tre quarti di noi non condividono la scelta di Mancini,ma quando l’Inter scende in campo mica tifiamo contro.

E forse, se Mancini continuasse a vincere, un giorno ci lasceremmo anche scappare che è un buon allenatore….

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Bassolino VAFFANCULO!!!! ( pacate riflessioni a margine di una intervista incredibile)

Ieri sera sul Tg1, Bassolino, chiamato in causa come il principale responsabile del caos rifiuti in Campania, risponde alle domande dell’intervistatrice con inusitato e incomprensibile livore.

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E’ un patetico tentativo di rovesciamento della prospettiva: il problema sembra essere, vedendo l’intervista, quello delle “ingiuste” ed “ingiustificate” richieste di dimissioni a Bassolino, non quello di un disastro ecologico e di una figuraccia internazionale che derivano da anni di non scelte e di incuria.

Pensavo ascoltandolo “Mo’ fai pure l’offeso! Sai che ti dico? Ogni tanto ci vuole anche un po’ di Grillo: Bassolino VAFFANCULO!!”